LA RELAZIONE


L’AMBIENTAMENTO

L’ambientamento del bambino rappresenta l’evento centrale psicologico e pedagogico della pratica educativa. Pensare all’ambientamento del bambino nella struttura significa fare attenzione alle dinamiche di attaccamento primario del bambino ma anche gestire il rapporto con i genitori, accoglierli in tutto e per tutto.
L’ambientamento vero e proprio si svolge nell’arco di due settimane circa. Viene fatto in piccoli gruppi (massimo 1 bambino alla volta ad educatore) attraverso una permanenza graduale in struttura (minimo 1 ora) che va aumentando con il passare dei giorni fino a raggiungere l’orario di frequenza scelto. Per il piccoli, l’addormentamento, il pasto e il cambio vengono inizialmente svolti dal genitore in modo che l’educatore possa osservare lo stile di relazione e mantenere con esso un’iniziale continuità.
L’ambientamento ha lo scopo di permettere al bambino di conoscere ed ambientarsi in uno spazio nuovo ma soprattutto ha lo scopo primario di iniziare a costruire la relazione. La costruzione della relazione si fonda su un rapporto a tre che vede protagonisti: bambino - figura che accompagna il bambino - educatore. L’educatore deve gestire la doppia interazione che si viene a creare e soprattutto la CRISI che scaturisce dalla separazione. Il manifestasi della crisi è fondamentale per l’aperture del bambino al nuovo ambiente e ai nuovi rapporti.
L’ambientamento per il bambino, naturalmente, non si esaurisce in queste due settimane ma prosegue gradualmente fino a novembre o dicembre. Il bambino dovrà infatti abituarsi ad una nuova scansione temporale, ai nuovi spazi, a routine svolte con una nuova figura e a nuove regole.
L’educatore svolge durante tutto questo tempo un ruolo fondamentale d’affiancamento, contenimento e rassicurazione costante. Durante tutto il periodo dell’inserimento sarà importante il continuo confronto tra gli educatori sui vissuti, le difficoltà e l’organizzazione.
Verso la fine dell’anno (novembre/dicembre), viene proposto alle famiglie un incontro individuale con la figura di riferimento e la coordinatrice del nido, per confrontarsi sul percorso effettuato dal bambino e per illustrare gli obiettivi emersi che si intende perseguire durante l’anno.

IL GRUPPO DEI BAMBINI

Il gruppo dei bambini iscritti (17) è eterogeneo per età. La relazione fra i bambini è un’importante palestra per le abilità sociali: la solidarietà, la risoluzione dei conflitti, la condivisione, il confronto, l’empatia, l’imitazione; un’importante palestra per le emozioni: accettazione, riconoscimento, gelosia.
Il gruppo condivide, nei momenti di gioco libero e durante le routine, gli stessi spazi e gli stessi materiali. Gli scopi di questa condivisione sono quelli di stimolare nei più piccoli acquisizioni sempre nuove grazie all’esempio dei più grandi e per i più grandi la cura, l’attenzione e il rispetto per i bambini più piccoli.
La relazione tra bambini si sviluppa naturalmente e non viene forzata. Durante gli episodi di contrasto si interviene proponendo strategie.
I bambini sono suddivisi in tre gruppi (massimo 6 bambini) omogenei per età.
Per loro sono organizzati specifici momenti ludico-didattici. Questo al fine di creare contesti stimolanti più appropriati all’età e alle competenze individuali dei singoli bambini ma anche per incentivare un rapporto più intimo tra i bambini di un gruppo e la loro figura di riferimento.

LA FIGURA DI RIFERIMENTO

Ogni sottogruppo di bambini è affidato, in modo particolare, ad un educatore di riferimento che ha il compito, inizialmente, di seguire l’inserimento, ponendosi come base sicura all’interno del nuovo ambiente sia per il bambino che per il genitore. L’educatore si occupa dei bambini del gruppo durante i momenti di cura del pasto, del cambio e del sonno. Successivamente l’educatore di riferimento si occupa di osservare il gruppo e di organizzare (in collaborazione con le altre educatrici), in base alle osservazioni svolte, le attività ludico- educative per il suo gruppo stabilendo degli obiettivi singoli e per il gruppo intero. Infine l’educatore di riferimento ha l’importantissimo compito di costruire e sviluppare il rapporto con i genitori dei bambini del suo gruppo durante tutto l’anno.