LE CURE QUOTIDIANE


I MOMENTI DI CURA

I momenti di cura scandiscono il tempo di vita al nido, esse sono il tramite di ogni processo di conoscenza del bambino.
Due momenti importanti sono L’ACCOGLIENZA e IL COMMIATO. Entrambi sono densi di significato e ritualità rispetto ai concetti del lasciare-lasciarsi e del ritrovare-ritrovarsi. Altri momenti importanti sono le cure materne: pranzo, cambio e nanna.
LINEE DI SVILUPPO CHE L’EDUCATORE PROMUOVE DURANTE LE ROUTINE:

MERENDA E PASTO
  • Stare seduti a tavola insieme a condividere il momento del pasto. Aspettare che tutti abbiano finito e alzarsi insieme.
  • Da mettere il bavaglino - a mettersi il bavaglino.
  • Da essere imboccato - ai 2 cucchiai (con permesso di usare le mani) – al cucchiaio – alla forchetta.
  • Da bere con il biberon - a bere con il bicchiere.
  • Coinvolgimento nel riordino del dopo pasto con i grandi (raccogliere scodelle, piatti e bicchieri).
  • Introdurre per favore e grazie quando si chiede qualcosa ( i grandi ).
LAVAGGIO MANI
  • Da l’educatore apre l’acqua, mette il sapone, strofina le mani al bambino, accompagna all’asciugamano e asciuga - a il bambino apre e chiude il rubinetto, mette autonomamente il sapone, sfrega le mani, riconosce il suo asciugamano e si asciuga autonomamente.

CAMBIO
  • Per i piccoli e i medi: da un bambino passivo - a un coinvolgimento sempre più partecipe del bambino sul fasciatolo (aiuta a svestirsi e vestirsi).
  • Per i grandi: controllo sfinterico. Richiesta di sempre più autonomia nel svestirsi e vestirsi. Lavaggio denti.
NANNA
  • Da una continuità con lo stile d’addormentamento dei genitori a uno stile più consono al nido: sul materasso, addormentamento autonomo con la sola vicinanza dell’educatore.
  • Per i grandi: dal pannolino della nanna – alla cerata – a niente.
  • Si lavora anche sull’abbandono del ciuccio o dei giochi a letto, con calma e seguendo gli spunti che vengono dai bambini.

I momenti di cura più intimi come il pranzo, il cambio e l’addormentamento sono gestiti dalla figura di riferimento che si occuperà di promuovere anche in queste situazioni lo sviluppo e l’autonomia del bambino.